Ogni rivoluzione comporta rischi e questo vale anche per il mondo della logistica 4.0, dove le nuove tecnologie sono associate a importanti minacce di cybersecurity. Ecco perché è importante conoscere i rischi che le aziende corrono e identificare le soluzioni giuste per renderle resilienti.
La logistica 4.0 apre, infatti, nuove potenziali falle nel comparto della security a causa di due fenomeni in particolare: la frammentazione di attori nella supply chain e la massiccia apertura verso l’esterno dei flussi di dati. L’attenzione alla sicurezza, in pratica, dovrà essere rivolta non solo al proprio contesto organizzativo, ma anche verso i soggetti che fanno parte dell’ecosistema con cui l’azienda interagisce nella propria catena del valore. Siccome nei nuovi scenari digitali la supply chain rappresenta un elemento critico per la sopravvivenza delle aziende, è fondamentale adottare misure di sicurezza efficaci che nascano dalla collaborazione delle diverse componenti della filiera, attraverso strumenti mirati e linee guida precise che vengano condivise da tutti i protagonisti.
Dal Third Annual State of Cyber Resilience study di Accenture emergeva infatti già prima della pandemia che il 40% delle violazioni avviene proprio attraverso attacchi a soggetti che fanno parte dell’ecosistema delle aziende, i cosiddetti indirect attacks, e questo evento non potrà che aumentare proprio alla luce dei due fenomeni richiamati sopra.
In concreto, per garantire una sicura logistica 4.0, sarà necessario attuare una precisa analisi dei rischi e delle minacce di tutto il processo di filiera al fine di:
Identificare tutti i processi critici della catena della logistica, a livello sia interno sia esterno, e delle interconnessioni con i processi di industria 4.0 e supply chain 4.0;
attuare un’analisi del flusso delle informazioni/dati lungo tutta la filiera, identificando i potenziali rischi di data&cyber security e coinvolgendo in questo processo tutte le parti interessate;
svolgere l’attività di analisi degli impatti (BI-Business Impact Analysis) economici, normativi, strategici, ambientali e reputazionali derivanti dai rischi/minacce identificati;
predisporre piani di Risk Management&Business Continuity coinvolgendo le parti interessate;
garantire l’incorporazione della cultura del rischio, della sicurezza e della continuità operativa all’interno dell’organizzazione;
redigere procedure e implementare standard di sicurezza interna ed esterna (fase di carico e scarico, varchi di accesso, perimetro del magazzino, fasi di stoccaggio e fasi di trasporto), effettuare indagini di intelligence sulla condotta del personale, sugli standard di sicurezza fisica adottati sui mezzi di trasporto e degli spazi in cui i beni dell’organizzazione transiteranno o sosteranno durante le fasi del processo di logistica;
svolgere indagini di mercato e benchmarking per verificare l’ adeguatezza della tecnologia adottata rispetto ad altri operatori di settore e migliorare le procedure di gestione dei rischi, della salvaguardia della sicurezza e della resilienza aziendale.
La grande opportunità costituita dalla logistica 4.0 può trasformarsi in un boomerang se non saranno opportunamente gestite anche le sue potenziali ricadute negative. Il minimo malfunzionamento di una componente del sistema informativo dovuto ad un cyber attack può comportare serie conseguenze in termini di costi diretti, perdita di clienti e danni di immagine per la logistica 4.0 in quanto la catena logistica deve rendere conto del proprio snodarsi a più attori lungo la filiera (azienda, fornitori, spedizionieri, trasportatori, clienti e clienti dei clienti, ecc.).
Il punto di partenza per una corretta gestione di questi rischi è, come sempre, la consapevolezza e affidarsi a un team di esperti capaci di poter consigliare il miglior modo per evitare il più possibile le minacce.
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